sabato 21 maggio 2011

Poesie Nuove di Letizia Isaia


Napoli, 8 Giugno 2007
Un mare di spazzatura
Una città di Munnezza
Il gabbiano sulla spazzatura
Si posa candido sulla munnezza
Come sul mare… di munnezza
Si posa candido… il gabbiano
Chi dice Napoli dice spazzatura
Colpa dei mondezzai…
Se non c’è odor di mare
Ma olezzi di carogna.
Qui siamo nella fogna
Non c’è più poesia
tanta è la desolazione
Malinconia e rimpianto
Di tempi più puliti…
- Suvvia -
È la voce stanca del poeta
- Andiamo via
- A cercare ispirazioni
- qui
- Avete rotto i coglioni.
Letizia Isaia

*****************
Napoli, 11.07.09

Via
Vado per la mia strada luminosa
via da me
la tua presenza inquina i miei pensieri gioiosi.
Ritorna il mio sentiero
Che percorro felice
abbandono la strada a due
la strada dei disperati.
Letizia Isaia
****************
…2009
Per la deserta via
Incontro i miei pensieri
Pensieri su pensieri
Nel cuore e nella mente
Odor di caldarroste
Di zucchero filato
rincorrono quei tempi
che non son più tornati
giocavo a cavalluccio
sul manico di scopa
e, intenta al ricamo
il muso si allungava più del filo
Il disegno, la poesia eran la mia passione
e la gioia de’ miei genitori
Sorridenti d’orgoglio
Pe’ quei miei innati amori.
Oggi sono più vecchia di mio padre
Che morì ad un’età minore della mia
Di poco più giovane di mia madre
Che morì ad un’età maggiore
Di questa mia.
Ascolto la sua voce
Dolce più dell’usignolo
Rivedo il sorriso di mio Padre
Unico suo amore
Stanno, ora, insieme
E con loro la figlia ed il figlio,
Mia sorella e mio fratello..
Ecco gli zii, i cugini, i nonni
Tutti nel Paradiso
Traslocati da questo a quello
Perché
Quando c’è amore
Anche sulla terra è…Paradiso.
E camminando camminando
Per la deserta via
Incontro quei pensieri
Quei tempi che vivo vivamente
Nel cuore e nella mente
E non sono ricordi
come dice e pensa la gente
Son vita viva e bella
Che vive al passo col mio passo
Ineluttabilmente.
Letizia Isaia

Corrispondenza su FB -

Napoli, 7 Novembre 2010 in risposta a Valeria D’Ambra di FB
Dal mio punto di vista il napoletano rimane un dialetto, non è una lingua, la lingua è tale quando è parlata in tutta l'Italia.
Critico la legge regionale, una legge locale che non può dichiarare lingua il napoletano e che rimane una legge circoscritta alla campania. Il dialetto è linguaggio proprio di una determinata regione o città, contrapposto alla lingua nazionale.
Anche se, con il mio libro"Napoli Dentro e Fuori" ho contribuito a far conoscere il napoletano in tutt'Italia, tanto che egli anni '80 furono fatte tesi di laurea sul mio Nuovo Linguaggio, l'Italiano/Napoletano, che con esso libro partorii, le dico che il Napoletano rimane un dialetto conosciuto meglio degli altri perchè la sua diffusione risale a molti secoli fa anche attraverso i Grandi Autori di canzoni etc.
E' pur vero che il napoletano viene riconosciuto come (seconda all'Italiano) "lingua" dall’Unesco ma non dallo stato italiano ed io condivido altrimenti decaderebbero tutti gli Studi sulla lingua Italiana fatti da Autori come il Manzoni e da altri minori prima e dopo di lui.
Consulti autori antichi come Giambattista Basile ed altri della sua epoca, Ferdinado Russo etc, fino ai contemporanei.
In bocca al lupo Valeria!!!
Se vuole può scivermi ancora.
Con i migliori saluti.
Letizia Isaia
Letizia Isaia
o "sapere di non sapere", un'ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, e quindi movente fondamentale del desiderio di conoscere. La figura del filosofo secondo Socrate è completamente opposta a quella del saccente, che si ritiene e si presenta come sapiente, perlomeno di una sapienza tecnica come quella della retorica.Ciò premesso, il NAPOLETANO di Letizia Isaia.Dal mio punto di vista il napoletano rimane un dialetto, non è una lingua, la lingua è tale quando è parlata in tutta l'Italia. Critico la legge regionale, una legge locale che non può dichiarare lingua il napoletano e che rimane una legge circoscritta alla campania. Il dialetto è linguaggio proprio di una determinata regione o città, contrapposto alla lingua nazionale.Anche se, con il mio libro"Napoli Dentro e Fuori" ho contribuito a far conoscere il napoletano in tutt'Italia, tanto che egli anni '80 furono fatte tesi di laurea sul mio Nuovo Linguaggio, l'Italiano/Napoletano, che con esso libro partorii, le dico che il Napoletano rimane un dialetto conosciuto meglio degli altri perchè la sua diffusione risale a molti secoli fa anche attraverso i Grandi Autori di canzoni etc.E' pur vero che il napoletano viene riconosciuto come (seconda all'Italiano) "lingua" dall’Unesco ma non dallo stato italiano ed io condivido altrimenti decaderebbero tutti gli Studi sulla lingua Italiana fatti da Autori come il Manzoni e da altri minori prima e dopo di lui.
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9 dicembre 2010
Gilberto Antonio MarselliNon intendevo inoltrarmi in un campo disciplinare totalmente estraneo dal mio, ma, memore di quabto appreso da alcuni amici linguisti e glottologi, non è del tutto errato parlare del napoletano più comne una 'lingua' che un mero 'dialetto' come tanti altri. Purtroppo non conosco il tuo libro: dammi le esatte indicazioni. Quanto al "sapere di non sapere" è l'ideale condizione delle persone oneste, intelligento e concrete...
Associazione Oltre il Chiostro - Napoli, 1° Dicembre 2008 - - Relazione di Letizia Isaia -
Anch’io vi parlo, un attimo prima del relatore che mi seguirà, che ne ha curato anche la Prefazione. Dicevo anch’io vi parlo del Libro del Dott. Bruno intitolato - ‘E surdatielle d’ ‘o sole - per le edizioni di Luciano Editore.
Un libro di circa 160 pagine e il cui titolo prende spunto da uno dei racconti in esso contenuti e che parla dei girasoli che l’autore chiama appunto ‘E surdatielle d’ ‘o sole
L’Editore prima di darlo alle stampe, ha fatto molto bene a richiedere all’autore la traduzione in italiano, quindi un libro i cui racconti vengono presentati non solo in napoletano ma anche in italiano, molto utile per chi avesse minore conoscenza del napoletano.
Spero che questo suo libro serva a risvegliare ancora di più l’interesse sia per il napoletano che per i veri valori della vita, infatti la sensibilità e la passione del dott. Bruno si raccoglie tutta in questi racconti brevi.
Racconti che poggiano , quindi, sul sociale, sul sentimento anche religioso, in alcuni punti toccanti, e che danno a chi li legge il senso del sogno, proprio dei racconti.
Sono molteplici i motivi per affrontare al meglio la lettura di questo libro ed io voglio soffermarmi su una delle immagini che mi ha colpita e che mi sembra sia anche più cara all’autore. Sto parlando del racconto intitolato “Gennarino”.
Ho conosciuto l’autore del libro proprio tramite “Gennarino” .
Gennarino mi venne presentato alla 5^ Edizione del Premio Letterario Letizia Isaia di cui sono Presidente della Giuria e subito mi piacque.
Quando poi si riunì la Giuria al completo, tutti i componenti, furono del parere di premiare questo racconto del Dott. Bruno.
E’ venuto, successivamente, il giorno della Premiazione ed ora vi devo svelare un retroscena, quando Gennarino venne recitato, in una maniera così sentita da Fanny Marino, voi non mi crederete ma qualcuno ha pianto।
Volli consegnare io stessa il Premio al Dott. Bruno e lo incitai pubblicamente a pubblicare; mi rivolsi, infatti, agli editori presenti in sala perché prendessero in considerazione il lavoro del Dott. Antonio Bruno.
Ebbene questo “sogno nel cassetto” che poi il Dott.Bruno mi ha detto che era il “sogno nel cassetto non solo suo ma anche della sua famiglia” si è avverato.
Ora devo dirvi che il Dott.Bruno si è ripresentato al Premio di quest’anno con una poesia ed è stato di nuovo premiato e, se non l’ho fatto la sera della Premiazione lo faccio ora: invoglio il Dott. Bruno a pubblicare un bel libro di poesie e sono certa che troverà un editore che lo pubblichi anche se la poesia, si dice che non abbia mercato. Poesia in greco significa creare e nelle poesie del Dott. Bruno c’è quel ritmo nei versi che li rendono accettabili ed avvincenti.Nel formulare i migliori auguri al Dott. Bruno di successi sempre maggiori e nel ringraziarlo di avermi voluta qui come तेस्तिमोनिंज़ा।
Letizia Isaia

GLOSSARIO di Letizia Isaia

LETIZIA ISAIA Enea parla Napulitano

Rivisitazione dell'ENEIDE di VIRGILIO

G L O S S A R I O Realizzato da Letizia ISAIA

ENEIDE ITALIANO/NAPOLETANO

GLOSSARIO
Enea parla napulitano

- A -

à - Ha
‘A - A, la
Abbedè’ - Vedere
Àbbele/i - Abile/i, capace/i
Abbecenano . - Avvicinano, accostano
Abbelisce - Avvilisce
Abbeluto - Avvilito, sfiduciato
Abbènga che - Anche se
Abbrusciano - Bruciano
Abbrusciate - Bruciate, ardete
Accapanno - Preferendo
Accapava - Preferiva
Accapisce - Capisce
Acchiappano - Prendono, fanno razzia
Accìde - Uccide
Accìdeno - Uccidono
Accìdere - Uccidere
Accìdimmo - Uccidiamo
Accìso - Ucciso
Accòrdio - Patto, accordo, intesa
Accummincia - Incomincia
Accumminciano - Incominciano
Accumpagnà’ - Accompagnare
Accumpare - Appare
Accuòveto - Accòlto
Accussì - Così
Accustano - Accostano, avvicinano
Adda - Deve, ha l’obbligo
Addenucchiune - Ginocchioni, con i ginocchi piegati a terra
Addeventa - Diventa
Addeventà’ - Diventare
Addeventano - Diventano
Addevento - Divento
Addimanna - Chiede
Addimannà - Domandare, chiedere
Addimannano - Chiedono, domandano
Addò - Dove, dovunque
Addò coglie coglie - Alla cieca
Addorme - Addormenta
Addulurta - Addolorata
Addunà’ - Accorgere
Addurmuto - Addormentato





Affanna - Ansima
Affonna - Affonda (egli)
Affrunnali - Affrontali
Affrunta - Affronta
Affruntate - Affrontate
Affrunto - Affronto
Affunna - (escl.) Affonda (tu)
Aggia/o - Ho
Agguanta - Afferra
Agguanta/o - Afferra/o
Agguattati - Nascosti, celati
Ajuta - Aiuta
Ajutà’ - Aiutare, soccorrere
Ajutace - Aiutaci
Ajutarranno - Aiuteranno
Ajuto - Aiuto
Allato - Di lato, di fianco
Allattàti - Allattati
Allegra - Si rallegra - gioisce
Allicorda - Ricorda
Allicurdarrite - Ricorderete
Allucca - Grida
Alluccà’ - Gridare
Alluccanno - Gridando
Allucco - Grido, clamore
Alluce - Illumina
Amiròsa/o - Amante, innamorato
Ammore - Amore
Ammuccarse - Entrare
Amprèssa - In fretta, presto
Anema/e - Anima/e
Annà’ - Andare
Annascònne (s’) - Nasconde (si)
Annascònneno - Nascondono
Annascunnuti - Nascosti
Ànno - Hanno
‘A ‘ntrasatta - All’improvviso
Annurà’ - Onorare
Appaùra /Appavura - Paura
Appeddisso - Spontaneamente
Appercantato - Incantato, ammaliato
Appiccià’ - Accendere, Bruciare








Appicciano - Accendono
Appicciata - Bruciata
Appicciato - Acceso
Appiccia/o - Accende/o
Appoja - Appoggia
Appresenta - Presenta, offre
Apprezza - Apprezza, dà il giusto valore
Appriesso - Appresso, dietro
Appriètto - Angoscia
Appruntammo - Prepariamo
Appucenuto - Aggricciato per lo spavento, intirizzito
Appucundruta - Immalinconita
Appucundrìa - Malinconia, ipocondria
Àquela - Aquila
Aràpe - Apre
Aràpeno - Aprono
Aràpere/Arapì’ - Aprire
Arba - Alba
Àrbero - Albero
Aréna - Spiaggia
Aréto - Indietro
Armano - Armano
Arraccumannato -Raccomandato
Arraccumanno - Raccomando
Arraggia - Rabbia, ira
Arraggiato - Arrabbiato, adirato
Arraggiosa/o - Rabbiosa/o
Arrasso - Lontano
Arravoglia - Avvolge
Arravuglià’ - Avvolgere, incartare, imbrogliare
Arravuòglio - Inganno, raggiro
Arreparano - Riparano
Arreposano - Riposano
Arrepusà’ - Riposare, dormire
Arretenata - Corsa veloce con cavalli
Arreto - Indietro, dietro
Arricietto - Riposo, tranquillità
Arricunòsce - Riconosce
Arricunòscere - Ravvisare, identificare
Arriva - Giunge
Arrivà’ - Giungere
Arrivammo - Arriviamo
Arrivato - Giunto
Arrivati – Giunti
Arriveno - Giungono
Arrivo - Giungo, arrivo
Arrobbano - Rubano
Arrubbà’ - Rubare, derubare
Arrubbammo - Rubiamo
Arruina - Rovina, disastro
Arruinà’ - Mandare in rovina
Arruinuso - Rovinoso
Ascì’ - Uscire (Es.: Jesceno - Escono)
Assaje - Molto, assai
Assardà - Assalire, assaltare
Assardo - Assalto
Assequia - Riti funebri, funerali
Assettata/o/i - Seduta/o/i, messosi a sedere
Assicurà’ - Rassicurare, incoraggiare
Assicurata - Rassicurata
Astrégne - Stringe
Attaccata/e - Legata/e
Attardo - A tarda ora, tardi
Atterrati - Sepolti
Atterrì’ - Atterrire, spaventare
Atterruto - Spaventato
Attocca - Spetta
Attraccà’ - Attraccare - Affiancare l’imbarcazione alla banchina
Attraccammo – Affianchiamo l’imbarcazione alla banchina, attracchiamo
Attraccano - Attraccano
Attracco - Affianco l’imbarcazione alla banchina, attracco
Attraccati - Affiancata l’imbarcazione alla banchina, attraccati
Attuòrno - Attorno
Auciello - Uccello
Autra/o/Auta/o - Altra, Altro
Autri/o - Altri/o
Àve - Ha
Avè’ - Avere – possedere
Àveva - Aveva
Avimmo - Abbiamo
Avota - Volta, gira
Avuto (à) - Ha avuto
Avutà’/Vutà’ - Voltare, girare
Azzannà’ - Azzannare
- B -

Bastemiénto/i - Bastimento/i, nave/i
Beco - Vedo
Bede - Vede
Bedé’ /Vedé’ - Vedere
Bedenno - Vedendo
Bedeno - Vedono
Bellezzetutene - Bellezza
Bèlla/o - Bella/o
Benedìceno - Benedicono
Bèstia/e - Animale/i
Biécchio /Viécchio - Vecchio, anziano, antico
Bionna - Bionda
Bisto - Visto
Bòna - Buona

- C -

Ca - Che, Affinché etc.
Cacciano - Scacciano, Mandano fuori, Espellono
Caccìà’ - Andare a caccia
Care - Cade
Cade de’ nuvule - si meraviglia
Cagnaje - Cambiò
Cainato - Cognato
Cammariere/i - Serva/e, servo/i
Cammenà’ - Camminare
Cammenano - Camminano
Cantà’ - Cantare
Capa/e - Testa/e
Capille - Capelli
Capisce - Comprende
Capoparanza - Caposquadra, Capo, Condottiero
Carapuzza - Elmo, Armatura, Copertura del capo
Cardàscio – Amico, compagno
Carma/o - Calma - Calmo
Carmà’ - Calmare
Carmata/o - Placata/o, Calmata/o
Carrecasse - Caricasse
Carrùggio - Carro, carrozza
Casa - Abitazione, casa
Cascia - Cassa
Castico - Castigo, punizione
Cca - Qui, qua
Cecciuvéttula - Civetta
Cercà’ - Cercare, Chiedere -
Cercammo - Chiediamo, cerchiamo
Cerevella - Mente, Cervella
Chélla/o - Quella. quello
Chèsta - Questa
Chiàgne - Piange
Chiagnènno - Piangendo
Chiagneno - Piangono
Chiàgnere - Piangere
Chiamma - Chiama - oppure: Attribuire un nome
Chiammà’ - Chiamare
Chiamato - Chiamato
Chiena - Piena
Chillo/i - Quello/i
Chino/i - Pieno/i
Ciélo - Cielo
Ciento - Cento
Coglie - Colpisce
Comme - Come
Core - Cuore
Còrpa - Colpa
Còrza - Corsa
Coscia - Gamba, coscia
Cosciacavallo (a) - A cavalcioni
Cucchiére - Vetturino, cocchiere
Cumanna - Ordina, comanda
Cumannàje - Comandò
Cummattono - Combattono
Cummattute - Combattute
Cummoglie - Copre
Cumpagnìa - Compagnia di amici
Cumpiacènte - Compiacente
Cuncilio - Concilio, adunanza
Cunfuòrto - Conforto
Cunnutàti - Connotati, sembianze
Cuntinua - Continua
Cuntrastate - Contrastate
Cuòrpo - Corpo
Cuollo - Collo
Cuòrpo - Corpo
Curaggio - Coraggio, Forza d’animo
Curaggiuso/i - Ardito/i, coraggioso/i
Curiusià’ - Curiosare

- D -

Da - Da
Dà - Da(egli)
D’‘a - Della
De - Di - da
D’‘e - Degli
Decire - Decide, prende una decisione
Decerimmo - Decidiamo
Decesiòne - Decisione
Defènnere - Difendere
Defènnerse - Difendersi
Defèsi - Difesi
Defettà - Difettare
Dèje - Dei, divinità
Dejetà - Deità, divinità
Desfedà’ - Disfidare, sfidare
Desfida - Sfida
Despera - Dispera
Desperarse - Disperarsi
Dessobbedì’ - Disobbedire
Destroziòne - Distruzione
Destrutta - Distrutta
Deventanno - Diventando
Dìce - Dice
Dìcere - Dire
Dìcimmo - दिसिअमो
Dìcite - Dite
Dimme - Dimmi
Dinto/ ‘Into - Dentro
Ditto - Detto
D’‘o - Dello
Dòppo - - Dopo, poi
Dubbitare - Dubitare
Dùdece - Dodici
Dùje - Due
Dulure - Dolore, sofferenza

- E -

‘E - I, le
Eguale - Uguale, pari
Énchieno - Riempiono
Esercito/i - Esercito/i
Essa - - Lei
Èssere - Essere
Évera/e - Erba/e

- F -

Fà - Fa(egli)
Fà’ - Fare
Fàcere - Fare e altri significati
Fàcce - Falle, fagli
Fàccia - Viso, volto
Fàcenne - Facendo
Fàcennele - Facendole
Fàcessero - Facciano
Fàcette - Fece
Fàcimmo - Facciamo
Fàcite – Fate(voi)
Fàciteve - Fatevi
Fàje - Fai
Famme - Appetito, languore
Fànno - Fanno
Faticata/o - Faticosa/o
Fattécchia - Incantesimo, sortilegio
Fattilli - Fatteli
Fattucchiara - Maga, fattucchiera, indovina
Fàuzo - Falso
Fècato - Coraggio, audacia, ardimento
Fécatuso - Valoroso, ardimentoso
Fèmmena - Femmina, donna
Feréle - Fedele, devoto
Fernèsce - Finisce
Fernì’ - Finire, terminare
Fernuta - Finita
Feròce - Feroce, spietato
Feruta - Ferita
Feruto - Ferito, uomo ferito
Festino - Cerimonia
Fidarse - Fidarsi, confidare
Fiéto - Lezzo, fetore
Fìglia/o - Figlia/o
Figliato - Partorito
Fìgliema/o - Mia/o figlia/o,
Figlieto - Tuo figlio
Finarménte - Finalménte, Infine
Fintarìa - Finzione, fare finta, simulazione
Frascato - Bosco
Frate - Fratello
Fraveca - Fabbrica, costruisce edifici
Fremmate - Fermati
Fremmàno - Fermano
Fremmèzza - Fermezza, forza d’animo
Frònna/e - Foglia/e
Fùje - Fugge
Fùjeno - Fuggono
Fùjere - Fuggire, scappare
Fùjetenne - Fuggitene
Fujmmo - Fuggiamo
Funnerale - Esequie, funerale
Fuòco - फुओको

- G -

Ghiuorno - Giorno
Giesù - Gesù - U Giesù - esclamazione di sorpresa o di spavento
Giòvene - Giovane, fresco di età, giovanotto
Giùveni - Giovani
Giuventù - Giovinezza
Granfata - Zampata, colpo di zampa
Granne - Grande
Gruòsso - Grosso
Guàjo - Guaio, sciagura
Guagliòne - Ragazzo
Guagliùni - Ragazzi
Guapparìa - Baldanza
Guarda - Osserva, guarda
Guardammo - Guardiamo
Guardanno - Guardando
Guerrià’ - Combattere

- I -

I’ - Io
Into - Dentro
Inùtele - Inutile, vano
Isso - Egli, lui
Isula - Isola

- J -

Jamme - Andiamo
Janara - Arpia, strega, brutta, malefica
Janca/o - Bianca/o
Jastémma - Maledizione, bestemmia
Jate - Andate
Jenno - Andando
Jènnero - Genero
Jesce - Esce
Jesceno - Escono
Jetta - v. tr. - Butta, getta
Jì’ / ì’ - Andare
Jucànno - Giocando
Juòrno/i - Giorno/i
Justo - Giusto
Juti - Andati


- L -

Lamiénto - Lamento
Làpeta - Lapide sepolcrale
Lassà’ - Lasciare, abbandonare
Lassame - Lasciami
Lassata - Lasciata, abbandonata
Lebbecciata - Tempesta marina
Liéggio - Leggero
Lietti/o - Letti/o
Ll’ - Le, lo, gli
‘Llòco - Costì, costà
‘Lloro - Loro
Luntano - Lontano
Lusénghe - Lusinghe
Lustrìssemo - Illustrissimo, insigne


- M -

Magnà - Pasto, alimentazione
Magnammo - Mangiamo
Malasciurtata - Sfortunata, perseguitata dalla sorte
Male - Male
Malincunìa - Malincinia, Tristezza
Mammà - Mamma
Màmmema - Mia madre
Mana - Mano
Mane - Mani
Manganà’ - Pilotare la nave
Mangananno - Pilotando la nave
Manganèano - Pilotano la nave
Manna - Manda, Invia
Mannata/o - Mandata/o
Maretà/ ‘Mmaretà - Sposare - Dar marito alla propria figlia
Marito - Sposo, consorte
Mariularìa - Marioleria, ruberia, azione del ladro, furto
Marvasa/o - Malvagia/o
Matina - Mattino
Matremmònio - Matrimonio, Nozze
Mèglio - Meglio
Ménte - Mentre
Mètte - Mette
Mètteno - Mettono
Mèttenno - Mettendo
Mèttimmo - Mettiamo
Miett’ - Metti
Mièttece - Mettici
Mièttete - Mettiti
‘Mmagena - Immagina
‘Mmaggenà’ - Immaginare
‘Mmaretà’ - Dar marito
‘Mmasciatòre - Ambasciatore, che porta un’ambasciata
‘Mmasciatùri - Ambasciatori
‘Mméce - Invece
‘Mmiria/ ‘Mmidia - Invidia
‘Mmocca - In bocca
Mò - Adesso, ora
Mòre - Muore
‘Mpazzuta/o - Impazzita/o, ammattita/o
‘Mperrato - Ostinato, adirato
‘Mpiéde In piedi
‘Mpietusire - Impietosire
‘Mpizzo - Sulla punta
‘Mponta - In punta, sull’estremità
Muglièra - Moglie
Mumènto - In un attimo, subito
Munno - Mondo
Muntagna - Montagna, monte
Muòrto - Morto, Cadavere
Murì’ - Morire
Mure - Mura

- N -

‘N - A, in
N’ - un’
Na­ - Una
‘Ncammenano - Incamminano
‘Ncammisata - Sortita notturna di un drappello di soldati
‘Ncapunisco - Interstardisco
‘Ncatenti - Incatenati
‘Nchiude - Chiude
‘Nchiuvato - Inchiodato
‘Ncòppa - Sopra
‘Ncuieti - Inquieta
‘Ncuntra - Incontra
‘Ncuntrato - Incontrato
‘Ncuntrà - Incontrare
‘Ncuntro - Andare incontro con atteggiamento ostile
‘Ncuòllo - Addosso, sulle spalle
‘Ncuraggia - Incoraggia
‘Ncuraggià’ - Incoraggiare, dar coraggio
‘Ndebbulita - Indebolita
Nemmici/o - Nemici/o
‘Nfama/o - Perfida/o, infame
‘Nfizza - Introduce, ficca
‘Nfizzà’ - Introdurre, ficcare
‘Nfra - Tra, fra
‘Nfucato - Irritato, eccitato, infuocato, focoso
‘Nganno - Inganno, tradimento
‘Nghianarì’ - Deformarsi
‘Ngiurianno - Ingiuriando, vilipendendo
‘Ngrannì’ - Ingrandire
Nibba - Niente
Niro / Nèra - Nero, nera
Nisciuno - Nessuno
‘Nnante/ ‘Nnanze - Innanzi, avanti, prima
‘Nnommena - Nomina
No - Uno
Nòbbele - Nobile, signore
Nòmme - Nome
Nòne - No, non
Nòva - Nuova
‘Npizzo - ‘Npizzo ‘npizzo - Subito
‘Nsuònno - In sogno
‘Ntemmerata - Rimprovero, cicchetto
‘Ntennerìsceno - Commuovono
‘Ntenziòne - Intenzione, proposito
‘Nterreta - Irrita
‘Nterretata - Irritata
‘Ntofa - Arrabbia
‘Ntorza - Gonfia
‘Ntramènte - Mentre
‘Ntrasatta (‘a) - All’improvviso
‘Ntrilla-va-llà - Di punto in bianco, subito, immediatamente
‘Ntruppeca - Ostacola
‘Ntruppecà’ - Incespicare, inciampare
‘Ntruppecarli - Ostacolarli
‘Ntrùppeco - Ostacolo, inciampo -
‘Ntufamiento - Ira, rancore, ira repressa, gonfiezza
‘Ntuosto - Brutalmente, duramente
Nu - Un
Nucchiero - Nocchiero
Nuje - Noi
Nuòsto - Nostro
Nuttata - Nottata
Nùvula - Nuvola
‘Nveperuta - Inviperita
‘Nzeculore - All’altro mondo
‘Nzemmora - Insieme
‘Nziéme - Insieme
‘Nzuònno - In sogno
‘Nzurato - Sposato

- O -

‘O - Il, lo
Offenzivo - Offesa
Ògne - Unghie
Òpuro - Oppure
Orio - Odio, astio
Òro - Oro
Ospeto - Ospite
Òssa - Le ossa - Es.: Uosso - Osso


- P -

Pantecà - Svenire, perdere i sensi
Pànteco - Deliquio, svenimento, mal di pancia
Panza - Pancia
Parapìglio . - Confusione, tumulto
Paraviso - Bellezza ineguagliabile, paradiso
Parè’ - Sembrare -
Pare - Sembra
Parla(egli) - Parla
Parlà’ Parlare, ragionare, discorrere
Parlamiénto - Colloquio, parlamento
Partì’ - Partire -
Partuto - Partito
Parteno - Partono
Passiòne - Passione
Pate - Padre
Pàtemo - Mio padre
Patère - Subire, soffrire
Passàggio - Attraversamento (Antro)
Passàrrai - Passerai
Passato - Trascorso, passato
Pate - Padre
Pàtemo - Mio padre
Patùrnia - Malumore, angoscia
Pattià’ - Pattuire, concordare, patteggiare
Pazzo - Pazzo, demente
Pe’ - Per
Pecchè - Perché, poiché
Penza - Pensa, immagina
Penzammo - Pensiamo
Penzano - Pensano
Penzarosa/uso - Pensierosa/o, preoccupata/o, pensosa/o
Penzate - Pensate, immaginate
Pèrdere - Perdere
Perfiria - Perfidia, cattiveria
Periculo - Pericolo, rischio
Perzò - Perciò
Pettramente - Nel mentre, intanto
Piatà - Pietà
Piatuso - Pietoso
Pière - Piede
Pierzo - Perduto
Piétto - Petto, seno
Pièzza/o - Pezzo, grande
Pièzzo ‘e catapiezzo - Mascalzone
Piglia - Prende, Prendi
Piglià’ - Prendere
Piglio - Prendo
Pittà’ - Dipingere, colorire
Pittata - Dipinta
Po - Può
Po’ - Poi, dopo
Populo - Popolo
Porta - (egli-esso)Porta, conduce
Porteno - Portano
Pòzza/o - Posso, possa --“dal v.“Putè”Potere”
Prea - Prega
Preà’ - Pregare
Prearìa/e - Preghiera/e
Predècette - Predisse
Preditto - Predetto
Premmèsso - Permesso, consenso, licenza
Preo - Prego
Presiènto/i - Presente/i, dono/i, regalo/i
Prèta - Pietra
Preferenza . - Preferenza, parzialità
Priezza - Gioia, allegria
Priggiuniero - Prigioniero
Premmésso - Permesso, consenso, licenza
Presòne - Prigioniero
Primma - Prima
Primmo . - Primo, primiero
Prognòsteco - Pronostico
Pròjere - Consegnare, porgere
Pròpeto - Proprio
Pròva - Prova
Prucessiòne - Corteo, processione
Prufèzia - Profezia
Prumèssa/e - Promessa/e
Prupietà - Proprietà
Prutéggere - Protèggere, dare aiuto
Pruvène - Proviene
Pullanchèlla - Ragazza
Puortete - Portati
Puòrto - Porto
Purtà’ - Portare
Purtaje - Portò
Purtanno - Portando
Purtato - Portato
Purzì - Anche
Putè - Potere
Putènte - Potente
Putite - Potete
Pututo - Potuto
Puzza - Fetore, puzzo

- Q -

Qualmènte - Quale
Quanno - Quando
Quartiére - Quartiere, sezione


- R -

Raccumannà’ - Raccomandare
Racconto - Racconto
Ràdeca - Radice, radica
Rammetièllo/Ramoscello - Rametto, piccolo ramo
Rammo - Ramo
Rè - Re, monarca
Remmedia - Ripara
Remmedià’ - Rimediare, riparare
Resentemiénto - Rancore, risentimento
Rèto - Indietro, dietro
Rialo/i –Realo/i - Regalo/i, dono/i
Riforme - Uniforme, divisa
Remmà’ - Remare, vogare (l.p.)
Riggina - Regina
Rine - Reni, schiena
Rispètto - Rispetto
Rispònne - Risponde
Rispònnere - Rispondere
Risuluzione - Risoluzione, soluzione
Ròcchie - Schiere
Ruina / Roina - Rovina, catastrofe
Rummaneno - Rimangono
Rummango - Rimango
Rummane - Rimane
Rummané’ - Rimanere, restare
Rummasta - Rimasta
Russi/o - Rossi/o


- S -

Sacco - Molto, gran quantità
Sajètta/e - Saetta/e, freccia/e, spada/e
Salòne - Sala grande, salone
Sanetà - In buona salute, sanità
Sango - Sangue
Sanguégna - Sanguigna, rossa
Sape - Sa
Sapè’ - Sapere
Sapèva - Sapeva
Sarvà’ - Salvare
Sarvamiènto - Salvezza
Sarrà - Sarà

Sbaglio - Errore
Sbattemiénto - Agitazione convulsa, sbattimento
Scaltrìto - Astuto, smaliziato
Scannatòrio - Massacro, sterminio, strage
Scanzàmmo - Scansiamo, evitiamo
Scanzàno – Scansano
Scarruppa - Rovescia, buttar giù
Scèglie - Sceglie
Scélla - Ala
Scellerato - Scellerato, perfido
Scénneno - Scendono
Scénne - Scende
Sceta - Sveglia, desta
Scetate - Svegli
Scete - Sveglia
Sceto - Sveglio
Schiavuttiéllo - Servitore
Schejà - Spiegare, dispiegare
Schifo/-fìo - Disgusto, ribrezzo, orrore
Sciamma/e - Fiamma/e
Scìnne - Scendi
Sciòre - Fiore
Sciòrta - Sorte, destino, fortuna
Sciòvere - Snodare, sciogliere
Scippa - Graffia
Sciummo - Fiume
Sciuòveto - Sciolto
Scìveto - Scelto
Scòrre - Scorre
Scròfa - Scrofa, porca
Scumpare - Scompare
Scunfidènza - Sfiducia
Scuntro - Scontro
Scuordeno - Dimenticano
Scuordete - Dimentica
Scupiérto - Scoperto
Scurdate - dimenticate
Scurdato - Dimenticato
Scunzertato - Sconcertato, derelitto, nei guai
Scupiérto - Scoperto
Scuro - Buio
Scuròre - Oscurità, buio
Scurpite - Scolpite
Scuto - Scudo
Scutulea - Scuote, agita
Sdradeco - Sradico
Secunna/o - Seconda/o
Secuta - Insegue, allontana
Secutà’ - Inseguire
Secutano - Inseguono
Semmenà’ - Seminare, spargere
Sèmpe - Sempre
Sente - Sente,ascolta, prova
Sentenno - Sentendo
Sèntere - Sentire
Sèntute - Sentite
Sèntuto - Ascoltato
Sérve - Boschi, foreste, selve
Sfastediato - Infastidito, annoiato
Sfastediuso/ -òsa - Annoiato, insofferente
Sfaziòne - Soddisfazione
Sferrejano - Duellano
Sferrià’ - Duellare, battersi
Sfraciello - Sfracellare - Sfracellamento, fracassatura
Sfreggiàto - Sfregiato, deturpato
Sfréggio - Offesa, disonore, sfrégio
Sfuì’ - Sfuggire, evitare, scampare
Sfurtuna - Sfortuna
Sgarro - Oltraggio, errore
Si - Se
Sìmmele - Simile
Simmo - Siamo
Site - Siete
Smaledìce - मलेदिस

Smèrza - Al contrario, alla rovescia
So’ - Sono
Sòra - Sorella
Sòse - Alza
Sòserse - Alzarsi, levarsi in piedi -
Sòsete - Alzati
Sòtta - Sotto
Sottotèrra - Sottoterra
Sparpaglià’ - Disseminare, sparpagliare
Sparpagliano - Disseminano, sparpagliano
Spartata (‘à) - Separatamente isolato, separato
Spenna - Spiuma, spenna
Spennà’ - Spennare, spiumare
Spià’ - Domandare, chiedere
Spiérzo/ Spérza -. Sperduto, disperso, smarrito
Sprufonne - Sprofonda
Sprufunnà’ - Sprofondare
Squaglia - Scioglie
Squaglià’ - Sciogliere, liquefare
Squatra/e - Schiera/e, squadra/e
Squatròne/i - Squadrone/i
Stà - Sta
Stà’ - Stare, essere, costare
Stabbelìto - Stabilito
Stàmmo - Stiamo
Stànno - Sono(essi) Stanno
Stanzia - Stanza, camera
Statte - Stai
Stènnere - Stendere, tendere
Stènno - Tendo
Stèsso - Medesimo
Sto’ - Sto
Stupetiato - Stordito, confuso, sbalordito
Stracquà - Stancare, indebolire
Stracquo - Stanco , sfinito
Stà - Sta
Stà’ - Stare, trovarsi, essere
Stabbelì’ - Stabilire
Stànno - Sono(essi)
Sto - Sono (io)
Stracquo/i - Stanco/i, sfinito/i, debole/i
Strascenà’ - Strascinare, trascinare
Strascenato - Trascinato
Strata - Strada, via
Strégnere - Stringere
Strégner’o core - Impietosirsi, rattristarsi
Strilla - Rimprovera
Strillà’ - Rimproverare - gridare. strillare
Strubbà - Disturbare, turbare
Strubbati - Turbati, disturbati
Stupetiato - Sbalordito, stordito, confuso
Sùbbeto - Subito
Subbisso - Rovina
Succède - Accade
Succèdere - Succedere, accadere
Succiesso - Successo, avvenimento
Suffrimmo - Soffriamo, patiamo
Sùj’ - Suoi
Sùjo/a - Suo, sua
Sulo - Solo
Suònno - Sonno, sogno
Suppreca - Supplica
Supprecarti - Supplicarti
Surdato/i Soldato/i -
Surtanto - Soltanto
Svulazza - Vola qua e là
Svulazzà’ - Volare qua e là, sventolare


- T -

Tale - Tale -
Tarménte - A tal punto, così tanto
Tavuto / Taùto - Bara
Tégne - Tinge
Tene - Tiene
Tenè’ - Tenere, avere, possedere
Teneno - Hanno
Tènna - Tenda
Tèrra - Terra
Tèrra tèrra - Lungo la costa
Tira - Tira
Tirà - Tirare
Tiémpo - Tempo
Titto/i - Tetto/i, copertura in tegole
Torna - Ritorna, Torna
Trànseto - Transito, passaggio, attraversamento
Trase - Entra
Traseno - Entrano
Trasì’ - Entrare, accedere, passare
Trasfurmà’ - Trasformare, cambiare
Trasuto - Entrato
Trattanto - Frattanto, intanto
Trattene - Ritarda, trattiene
Trattené’ - Trattenere
Travagliuso /-osa - - Travaglioso, faticoso, impervio
Traverzìa - Traversia, ostacolo
Travéste - Traveste
Travestemiénto - Travestimento
Travéstere - Travestire
Tréje - Tre
Tremmà’ - Tremare
Trèva - tregua
Trummiénto - Tormento
Truvà’ - Trovare
Truvammo - Troviamo
Tùjo / Tòja - Tuo, tua
Turnà’ - Tornare, ritornare


- U -

Uffèsi - Offesi
U Giesù - Esclamazione di stupore e spavento - in italiano Oh Gesù
Ubbedì’/ -rì - Ubbidire, obbedire
Uffrito - Offerto
Unestà - Onestà, lealtà
Uòcchio - Occhio
Uòmmene - Uomini
ùrdemo - Ultimo
Uòsso/e - Osso/a

- V -

Vaco - Io vado
Vànno - Vanno
Vattàglia/e - Battaglia/e
Vecchiarèlla / Vecchiariéllo - Vecchietta, vecchietto
Vedarraje - Vedrai
Vedé - Vedere, mostrare - Es.: Vide – Vedi
Velejà’ - Veleggiare
Velejàrrai - Veleggerai
Vénce - Vince
Véncere - Vincere
Véncevano - Vincevano
Vénceta - Vincita, vittoria
Vénciuta - Vinta
Venciuto - Prepotente, viziato
Vene - Viene
Veneno - Vengono
Venì’ - Venire
Vennétta - Vendetta
Venuti - Venuti
Verdate - Verità
Veruta - Paesaggio, veduta
Verrilli – Porcellini
Vèstia/e - Bestia/e
Via - Via, strada
Viato/i - Beato/i
Vicino - Presso, accanto, vicino
Viènto - Vento
Vièrzo - Verso
Visione - Visione, immagine
Vita - vita, esistenza
Viulènza - Violenza
Vo’ - Vuole
Vonno - Vogliono
Vòsta - Vostra
Vòta - Volta
Vréccia - Sasso
Vruciulea - Scivola, ruzzola
Vuje - voi
Vularriano - Vorrebbero
Vulé’ - Volere -
Vulite - Volete
Vuluntà - Volontà, volere, desiderio
Vutà’ - Voltare, girare
Vummecà’ - Vomitare
Vuòsco - Boscho, foresta
Vuttà’ - Buttare, spingere


- Z -

Zompa - Salta
Zumpà’ - Saltare
Zumpo - Salto

BANDO DI CONCORSO
9^ EDIZIONE PREMIO LETTERARIO LETIZIA ISAIA PER AUTORI E EDITORI - ANNO 2011 -

Art.1) L’Associazione Nazionale Luci Sulla Cultura ha indetto la 9° Edizione del Premio Letterario Letizia Isaia, Concorso Nazionale di Narrativa, Saggistica, Poesia e Poesia Napoletana per autori ed editori italiani senza limiti di età; possono partecipare giovani che non abbiano superato i 30 anni di età alla Sezione Poesia, dedicata ad “Alda Merini”, istituita lo scorso anno.
Art.2) In occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e nell’ambito delle Celebrazioni indette per tale avvenimento, è istituita la Sezione “Risorgimento” a cui si può partecipare senza limiti di età e con elaborati e/o pubblicazioni afferenti il Risorgimento Italiano.
Art.3) Gli Autori possono partecipare con una o due poesie e/o con un elaborato di narrativa e/o saggistica; gli Editori possono partecipare con una sola pubblicazione sia per una che per le quattro Sezioni.
Art.4) Gli Autori di narrativa e saggistica possono partecipare con elaborati che non superino le venti cartelle; i Poeti, con poesie che non superino i venticinque versi.
Art. 5) Gli Editori devono partecipare con pubblicazioni edite nell’ultimo triennio e fino a Giugno 2011; gli Autori con elaborati inediti.
Art. 6) Gli Autori devono inviare numero cinque copie degli elaborati più uno in busta chiusa, nella quale si allegherà il proprio nome, cognome, età, domicilio e recapito telefonico. Gli Editori devono inviare numero cinque pubblicazioni più una in busta chiusa, nella quale verranno inserite le generalità nonché i recapiti telefonici, con le stesse modalità di spedizione degli autori.
Inviare a: ASSOCIAZIONE NAZIONALE LUCI SULLA CULTURA – Via Tino di Camaino, 9 -80128 Napoli, entro e non oltre il 31 Luglio 2011.
Per informazioni: e mail letizia.isaia@tin.it - Tel.0815564532 – 0813790289 - Cell. 3383380614.
Art.7) La quota di partecipazione per ciascuna sezione è di Euro 15,00 (quindici) da inviare unitamente al materiale.
Art.8) La Giuria, composta da personalità del mondo della cultura è presieduta dal Presidente Letizia Isaia e sarà resa nota in occasione della Cerimonia di Premiazione. Il loro operato è insindacabile.
Art.9) Sarà data immediata comunicazione esclusivamente ai Vincitori ed ai Menzionati.
Art.10) Gli elaborati e le pubblicazioni non verranno restituiti.
Art.11) Il Vincitore di ogni Sezione verrà premiato con una Targa. A tutti i partecipanti verranno consegnati diplomi di partecipazione.
Art.12) I premi, gli attestati di partecipazione e/o di merito, non saranno spediti ma dovranno essere ritirati dai concorrenti o da loro delegati.
Art.13) La Cerimonia di Premiazione, alla quale sono invitati tutti i partecipanti al Concorso, è prevista per il 24 Ottobre 2011, alle ore 16.30, alla presenza di Autorità, nella prestigiosa Sala Benedetto Croce - Sede della Regione Campania, in Via Poli n°29 - Roma.
Art. 14) La partecipazione al Concorso comporta l’accettazione del Bando e costituisce espressa autorizzazione all’eventuale pubblicazione senza fini di lucro, delle opere inviate dai concorrenti e all’uso dei dati anagrafici degli stessi, unicamente ai fini delle comunicazioni inerenti il Premio.
I nominativi dei vincitori, ai quali sarà data immediata comunicazione, verranno divulgati a mezzo stampa, radio, TV e Internet.
La Presidente
Letizia Isaia
Napoli, 18 maggio 2011
PREMIO LETTERARIO LETIZIA ISAIA PER AUTORI ED EDITORI
Premio Prestigio Professionale
9° EDIZIONE ANNO 2011
L’Associazione Nazionale LUCI SULLA CULTURA ha deliberato di organizzare e promuovere la 9^ Edizione del Premio Letterario Letizia Isaia। Letizia Isaia, personaggio noto della cultura napoletana e nazionale, è inventrice di nuovi linguaggi e di nuovi generi letterari, nonché poetessa e scrittrice।
Vincitrice di numerosi premi, tra cui il Premio Letterario Nazionale “Elsa Morante - Isola D'Arturo” alla carriera nel 1999 per il libro "La Nuova Cultura del Mezzogiorno".
Brevi note sul Premio:
Intestato a Letizia Isaia dall’Associazione Centro Storico di Napoli, nel 2001, con la seguente motivazione:
“Visti i suoi meriti quale illustre intellettuale ed artista di livello internazionale, dopo tanto lustro
dato alla città di Napoli con le sue invenzioni del nuovo linguaggio, mistione di lingua “Italiano/Napoletano” nel campo della Poesia, come documentato nel suo libro“Napoli, Dentro e Fuori” (Edizioni Sen 1981), con la prefazione di Domenico Rea e del genere letterario “Narrativa/Saggistica”.
Visti anche la qualità ed il valore culturale di ricerca profusi in tutti i campi della Cultura e dell’Arte”…

Il concorso è suddiviso in quattro Sezioni: Narrativa, Saggistica, Poesia, Poesia Napoletana per Autori
ed Editori italiani, a cui va aggiunta la Sezione di Poesia “Alda Merini”, istituita nel 2010, per giovani
che non abbiano superato i 30 anni di età.
Quest’anno, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, viene istituita la Sezione “Risorgimento” a cui si può partecipare senza limiti di età e con elaborati e/o pubblicazioni afferenti il Risorgimento Italiano.
Il Premio Letterario Letizia Isaia nato con l’obbiettivo di diffondere una cultura portatrice di valori e di incoraggiare la creatività di Poeti e Scrittori garantendo riconoscimenti per le loro opere, continua il suo percorso richiamando sempre un numero maggiore di partecipanti e ottenendo sempre maggiori consensi.
Ulteriore obiettivo del Premio è quello di diffondere e sostenere l’interesse, lo studio e l’approfondimento per tutto quanto concerne il patrimonio culturale.
Durante la Cerimonia di Premiazione saranno consegnati i Premi Prestigio Professionale a personalità che si sono distinte, nei campi in cui operano, anche in ambiti diversi da quello letterario.
La Cerimonia di Premiazione che per otto anni si è svolta presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, si terrà il 24 Ottobre 2011 presso la Sala Benedetto Croce, Sede della Regione Campania in Via Poli n° 29 - Roma.
La Giuria, presieduta dal Presidente Letizia Isaia, è composta da personalità del mondo della cultura sarà resa nota durante la Cerimonia di Premiazione.
Per partecipare al Concorso è necessario far pervenire eleborati e/o pubblicazioni entro e non oltre il 31 Luglio 2011.
Per informazioni: 081 5564532 – cell.3383380614 - Associazione Nazionale Luci Sulla Cultura
Ufficio Stampa